Il Coordinamento Nazionale della Frutta in Guscio, con in testa il suo portavoce Ignazio Vassallo, presente al Macfrut di Cesena
All’ evento internazionale erano presenti i presidenti e i rappresentati delle maggiori produzioni di frutta in guscio italiano. Oltre a Enrico Cimbali e Calogero Frenda della Dop. Pistacchio Dop di Bronte e di Raffadali erano presenti: per il Carrubo Massimiliano Brugaletta, per la nocciola la presidente Isabella Ciattino, per le Città del castagno il presidente Ivo Poli, per la noce la O.P. il direttore M. Sciannimanica, Corrado Bellia per la mandorla di Avola e Rocco Selvaggio presidente dell’ O.P. Mandorla di Sicilia.
Grazie alla sensibilità del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, che con art. 138 della finanziaria 2021 ha proposto un programma di valorizzazione del comparto della frutta in guscio, incentivando la ricerca e l’ammodernamento delle tecniche di gestione favorendo nuovi programmi di sviluppo.
Per il 2021 sono stati già stanziati tre milioni di euro per la frutta in guscio Italiana, in particolare si tratta di un 1 milione e 700 mila euro per la ricerca affidata al CREA che con il progetto VALO.RE in CA.M.P.O. coordinato dalla d.ssa Katya Carbone si propone di effettuare ricerca e studi a 360 gradi su tutte le filiere.
Un 1 milione e 300 mila euro sono stati invece affidati all’Ismea guidata dal dott. Fabio del Bravo per la promozione e il marketing per rilanciare il consumo della frutta in guscio Nazionale evidenziandone le differenze con quella di importazione sia dal punto di vista salutistico che nutrizionale. Il programma ministeriale continuerà anche per gli anni 2022 e 2023.
Siamo invasi da frutta secca di importazione, nocciole dalla Turchia, mandorle e noci dalla California, pistacchi dall’Iran ecc. che stanno oscurando di fatto la frutticoltura Italiana. E per rilanciare e far conoscere il validissimo prodotto Italiano, lo scorso anno è stato costituito il Coordinamento Nazionale della frutta in Guscio Italiana.