Ignazio Vassallo: “Richiesta di controlli sanitari al Ministro della salute Orazio Schillaci sulla frutta in guscio di importazione”

Il Coordinamento Nazionale della frutta in guscio, con in testa il suo coordinatore Ignazio Vassallo, dopo avere portato a conoscenza qualche settimana addietro a tutte le istituzioni e al mondo politico regionale, nazionale ed europeo la politica sleale degli esportatori californiani, denunciando che: “stanno immettendo sul mercato europeo un prodotto senza storia, senza gusto e spesso ricco di pericolose aflatossine a prezzi del 50% in media più bassi del recente passato. Prezzi che gli agricoltori italiani o spagnoli non riescono a sopportare perché non ricoprono nemmeno le spese di raccolta”, intrepido e temerario, torna a sollecitare, questa volta, il Ministro della salute Orazio Schillaci, a effettuare i dovuti controlli sulla frutta secca importata.

Per Vassallo: “L’importazione selvaggia, specie di mandorle, nocciole e castagne, nel nostro Paese sta determinando concreti rischi per la salute dei consumatori italiani per l’assenza di controlli fitosanitari efficaci. Le produzioni Italiane, giustamente controllate anche per la salubrità sanitaria, sono insidiate da importazioni fuori controllo in mano a speculatori, certamente non interessate al controllo delle aflatossine, residui di antiparassitari ecc. Tutto ciò sta determinando una crisi senza precedenti nel comparto della frutta in guscio con mancata raccolta del prodotto, abbandoni delle colture ed estirpazioni con gravissimi danni anche all’ambiente, al paesaggio e alla tradizione gastronomica del nostro paese. Pertanto, a nome di tutto il Coordinamento nazionale, La preghiamo di dare tempestive e precise disposizioni affinché vengano intensificati i controlli nei porti di sbarco da parte dei NAS per la salvaguardia della salute dei cittadini”.

Nell’ultimo ventennio c’è stata una grande considerazione sotto il profilo nutraceutico, ci si è resi conto del suo contenuto di proteine, grassi e sali minerali che questi tesori in guscio possiedono, al punto d’aver trovato ampi spazi di consumo come aperitivi, come sostituto di un piccolo spuntino, per rifocillarci dopo una fatica sportiva, o in alternativa ad un pasto, accompagnati naturalmente con una coppa di vino. Spinti dalle mode alimentari, il consumo della frutta secca, soprattutto noci, mandorle e nocciole è cresciuta a un tasso annuo superiore del 10% ed è così diventato un mercato da quasi 1 miliardo di euro (Dati Ista), alimenti riconosciuti anche come superfood per le loro numerose proprietà benefiche.

I nutrizionisti, per i grandi pregi della frutta in guscio, la consigliano di consumarla quotidianamente. Un alimento che è stato sempre presente nell’alimentazione umana anche se viene difficile ricostruirne il percorso storico-geografico.

Il loro consumo ha anche conquistato una fetta della V gamma, dove la frutta secca la fa da padrone, in confezioni singole o accostate al miele, o impiegata come ingrediente nella preparazione di ricette culinarie, nelle panature o nella pasticceria.

La frutta secca, oltre a migliorare la salute, regala in generale anche bellezza. Tra i migliori prodotti per il viso, il corpo e i capelli, ci sono quelli a base di estratti di frutta secca, prodotti che rendono la pelle morbida, elastica e luminosa, ma di rendere belli anche i capelli. In conclusione si può affermare che grazie al suo contenuto in grassi essenziali, proteine, vitamine, sali minerali, fibre e zuccheri, la frutta secca rappresenta un alimento di prim’ordine ma anche utilissimo nell’industria della cosmesi. Tutto ciò, naturalmente, potrebbe risultare vano se da parte del mondo politico regionale, nazionale ed europeo non si attenziona il comparto con aiuti concreti e una seria politica rivolta al mercato nazionale e internazionale, al fine di salvaguardare una produzione millenaria, orgoglio del patrimonio gastronomico italiano.