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Prezzo del grano duro siciliano, primo stop dopo settimane di rialzo

Il prezzo del grano duro siciliano dopo 5 mesi di continui rialzi ha subito una piccola frenata, frenata che comunque riguarda tutto il grano duro italiano. Secondo i rilevamenti di Ismea nelle piazze di Catania il prezzo del frumento duro oscillava tra 27,75 centesimi al chilo (277,50 euro a tonnellata) il 5 maggio sia nelle piazze di Palermo che di Catania, in calo di circa il 2% rispetto alla settimana precedente. Nella settimana successiva ulteriore calo fino a 26,9 centesimi al chilo (rilevata al momento solo la piazza di Catania)

Superata quindi la fase più drammatica dell’emergenza sanitaria quindi la crescita del prezzo del grano duro subisce una frenata. Ad influire sul prezzo erano stati l’esaurimento parziale delle scorte e i danni della siccità sul prossimo raccolti, notizie che però adesso sembrano ridimensionate.

Nella piazza di Foggia ad aprile il prezzo del grano duro ha raggiunto il valore massimo di 31 centesimi al chilo. In tutta Italia, comunque, questi valori non si vedevano dal 2015.

In Sicilia il prezzo del grano duro siciliano è di circa 1-2 centesimi in più rispetto a quelli registrati a novembre, pari a quasi l’8% in più. Ad aprile era stato registrato un valore massimo di 29 centesimi al chilo che significa un prezzo di 7,5 centesimi in più rispetto ad agosto 2019, a campagna cerealicola conclusa. 

Per i prossimi mesi non si prevedono ulteriori rialzi del prezzo del grano duro siciliano, si potrebbe andare verso una stabilizzazione dei prezzi. Infatti, l’aumento della richiesta di farina nei supermercati per soddisfare l’esigenza delle famiglie, che in questo periodo sono tornate a fare il pane, la pizza e la pasta in casa, è stato compensato dalla minore domanda dei ristoranti e delle pasticcerie, rimasti chiusi in questa fase di lockdown. Quindi il mercato dovrebbe aver scontato tutte i fattori che comportano uno sbalzo dei prezzi verso l’alto. Al contrario potrebbero emergere fattori che possono trascinare verso il basso il prezzo, su tutti l’incertezza nelle riaperture proprio di ristoranti, pasticcerie e altri locali pubblici.

Per quanto riguarda invece la nuova annata cerealicola molti agricoltori hanno buone sensazioni dalle colture, soprattutto in Sicilia: la siccità sembra non aver fatto grandi danni e il raccolto sembra poter essere buono ma questo si saprà con certezza solo tra qualche settimana.