Prodotti agroalimentari tradizionali, in Sicilia sono 269 quelli censiti nel Registro nazionale

Dal Ministero delle Politiche Agricole un fondo da 1 milione di euro per tutelarli, ed un Osservatorio per valorizzarli di più. Dalle Alpi alla Costa Salentina, raggiunge quota 5.450 il numero dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat) censiti dal 2000 ad oggi nel Registro Unico Nazionale. Un paniere che, in questi ultimi 22 anni di monitoraggio, è sempre stato in crescita, pur non avendo finora ricevuto particolari tutele, e annovera produzioni e tipicità agricole, piccola pesca, specialità trasformate, e ricette di cucina.

A segnare la svolta in termini di promozione un emendamento nella legge di bilancio 2022 che ha stanziato per la prima volta un milione di euro per la promozione dei Pat, come hanno precisato in una conferenza al Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, e l’ex Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, che, il 18 luglio 2000, firmò il primo elenco dei Pat pubblicato in Gazzetta Ufficiale. “L’Italia – ha detto il Ministro Patuanelli – è il Paese dei mille campanili, con i Comuni e le tante località che si identificano col cibo. Ogni Prodotto agroalimentare tradizionale è una eccellenza che narra di una tradizione produttiva e artigianale di almeno 25 anni, realizzata e consumata in loco, che crea dinamiche virtuose capaci di attrarre un turismo enogastronomico consapevole e responsabile, creando un valore che si distribuisce lungo la filiera, con il coinvolgimento della ristorazione tipica. Questo provvedimento regolarizza la distribuzione regionali dei fondi, e con un atto successivo vedrà istituire un Osservatorio di supporto al Ministero. L’obiettivo è tutelare circuiti virtuosi di produzione di biodiversità e cultura identitaria, capaci di attrarre anche in aree marginali turismo qualificato e sostenibile e di raccontare l’eccellenza made in Italy anche all’estero”.

Al momento non è previsto un bollino identificativo dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (Pat), ma sono precisati dal Ministero e consolidati i requisiti per l’iscrizione delle Pat su proposta regionale nel Registro Unico. “Si tratta del più grande catalogo al mondo per varietà di specialità” afferma Pecoraro Scanio sottolineando con orgoglio “la lungimiranza e il successo dell’iniziativa di sostegno contro lo spopolamento di piccole comunità”. La Campania è la regione record con 580 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, ed a seguire Toscana con 464 Pat, Lazio con 456 Pat, Emilia Romagna 398, Veneto 387, fino alla Valle d’Aosta 36. Contribuiscono a questo maxi paniere del gusto anche le grandi isole, con 222 Pat della Sardegna e 269 della Sicilia.