Al convegno nazionale “Destagionalizzazione del turismo, un’opportunità per la Sicilia” tenutasi a Palermo, presentata la manifestazione: “Terra Mia” Festival dell’agricoltura e dello sviluppo sostenibile” di Ribera
La Sala degli Specchi di Villa Niscemi di Palermo ha fatto da cornice al convegno nazionale “L’importanza della destagionalizzazione del turismo per aumentare la presenza e permanenza dei visitatori in Sicilia”.
Nel corso della manifestazione, il sindaco Avv. Matteo Ruvolo, alla presenza di numerosi autorità nel campo turistico è stata presentata “Terra Mia” Festival dell’agricoltura e dello sviluppo sostenibile.
Terra Mia è organizzato dall’Associazione “Luna e dintorni”, di Vincenzo Tudisco, l’evento, si pone l’ambizioso obiettivo di consolidare il ruolo di Ribera come fulcro dell’agricoltura siciliana.
Al convegno sono intervenuti: Roberto Lagalla, Sindaco della Città Metropolitana di Palermo; Giorgio Fiammella, Giornalista e Presidente Associazione Culturale Kermesse di Palermo; Salvatore Piscopo, Amministratore Logos Srl Comunicazione Immagine; Matteo Ruvolo, Sindaco di Ribera “Città delle Arance”; Alfonso Lo Cascio, Giornalista e Presidente Regionale BCsicilia; Tommaso Romano, Presidente Accademia di Sicilia Cultore Antropologia; Alessandro Anello, Assessore al Turismo, allo Sport e agli impianti sportivi e alle Politiche giovanili del Comune di Palermo. I lavori sono stati coordinati e introdotti da Giacomo Glaviano, Giornalista e Presidente Nazionale FIJET Italia Flai, mentre le conclusioni sono state affidate a Elvira Amata, Assessore Turismo Sport e Spettacolo Regione Siciliana
Il territorio di Ribera, ricco di risorse idriche grazie al fiume Sosio-Verdura, è da sempre destinato alle produzioni agricole di eccellenza. La sua storia è intrinsecamente legata all’agricoltura italiana, con produzioni di successo che si sono succedute nei secoli. Si sono così susseguite, le colture più redditizie: riso, canna da zucchero, cotone, la famosa fragolina, la vite, fino ad arrivare ai giorni nostri con l’eccellenza italiana: l’arancia bionda Wascinton Navel Dop, vanto di un’agricoltura d’avanguardia.
Un aspetto significativo della storia di Ribera è la presenza di una cartiera, testimone dell’operosità della popolazione dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Quaranta. Oggi, la produzione della pera coscia si sta facendo strada nella grande distribuzione, diventando un punto di orgoglio per la comunità. Non è di meno la produzione olivicola con la delicata cultivar Biancolilla coltivata lungo il fiume Verdura, con un olio delicato e fortemente aromatico, con un leggero retrogusto piccante che ne conferisce un gusto molto particolare.
“Terra Mia” Festival non si limita a mettere in mostra le eccellenze agricole, ma abbraccia l’intero paesaggio di Ribera, includendo la Foce del Sosio-Verdura, la Via della zagara, il castello di Poggio Diana e il geosito della gola del Lupo. La prospettiva culturale si estende anche a personaggi illustri come Francesco Crispi e al prestigioso Conservatorio “A. Toscanini”.
La location è quella fascinosa della villa comunale, fiore all’occhiello della città. Un luogo incantevole che invita a perdersi tra viali fioriti e alberi secolari, in un tripudio di colori e profumi inebrianti.
L’evento affronta tutte le sfaccettature dell’agricoltura, con soluzioni espositive che coprono l’intero ciclo produttivo, dalla lavorazione del terreno alla trasformazione dei prodotti. L’Agricoltura 4.0 si integra armoniosamente con l’obiettivo di sostenibilità, evidenziato dal Sindaco Ruvolo.
Particolare attenzione è dedicata all’enogastronomia regionale, con corsi di analisi sensoriale e degustazioni della triade alimentare mediterranea, curati da Slow Food.
“Terra Mia” è un festival ricco di sfaccettature: oltre attrezzature agricole con tecnologia 4.0, verranno allestiti l’agrivillaggio gastronomico e street food, saranno realizzati convegni, seminari, workshop, laboratori, prove in campo e spettacoli musicali. L’evento offre uno spazio significativo anche alla cultura, con spettacoli musicali con presentazioni di libri.
In quattro intensi giorni, il festival si propone di favorire incontri e sinergie tra espositori, produttori, visitatori e l’intera comunità locale.