Il Triunfu di gola della pasticceria Oriens di Lercara Friddi conquista il titolo “Pezzo da 90 dell’Enogastronomia italiana”
“I Pezzi da 90 dell’Agroalimentare Italiano” è un progetto di EPULAE Accademia Enogastronomica Internazionale “Associazione di Promozione sociale ed Ente del Terzo Settore” Riconosciuta Giuridicamente nel 2009 con ex decreto del Presidente della Repubblica Italiana n° 361/2009.
Ai prodotti dell’agroalimentare italiano riconosciuti “Pezzi da 90” dalla commissione giudicatrice, viene conferito con un punteggio da 92 a 95/100 il diploma Anfora d’Argento di Epulae e con un punteggio dai 95,1 ai 100/100 l’Anfora d’Oro di Epulae.
Sul podio dei “Pezzo da 90 dell’Enogastronomia italiana” è salito il Triunfu di gola (Trionfo di gola) il più stratosferico appellativo che può essere attribuito ad un dolce, un’espressione così altisonante, tutta siciliana, capace di poter insediare il podio all’altro gioiello della pasticceria sicula: sua maestà la cassata. A riprodurre questo meraviglioso gioiello della pasticceria isolana ci ha pensato l’Oriens di Lercara Friddi (PA).
Salvatore Garofalo è l’anima e il maestro della pasticceria Oriens, insieme al fratello Maurizio, gestiscono questo galante locale che si contraddistingue per eleganza e soprattutto per la bontà e genuinità dei suoi dolci. Il loro marchio è anche presente anche in America dove possiedono un’altra analoga struttura.
A consegnare il prestigioso riconoscimento è stato il Presidente dell’Accademia il giornalista enogastronomo Angelo Concas. Ma torniamo al Triunfo. Per questo dolce l’onorificenza è stata proverbiale, una raffinatezza che non teme confronti e costituisce uno dei prodotti bandiera della “pasticceria conventuale” siciliana, infatti era famoso quello preparato dalle suore del monastero dell’ Origlione di Palermo.
Nonostante la bontà e l’originalità di questo dolce, il trionfo di gola, è caduto in disuso, diventando spesso un solo oggetto narrativo, sia per le difficoltà nella preparazione del dolce, sia perché è un prelibatezza abbastanza corposa adatta a più commensali.
Le ricerche effettuate hanno evidenziato l’esistenza di più ricette del triunfu. La mancanza di una ricetta originaria mai trascritta col tempo ha determinato, nel tempo, la perdita di qualche componente o è venuto meno qualche passaggio tecnico.
Per la sua preparazione si sono cimentati diversi maestri pasticcieri e la ricetta con qualche variante la si trova nei ricettari dei più esperti.
Si tratta di un dolce molto elaborato e occorre tempo per prepararlo, quel tempo che le suore dell’Origlione avevano ad iosa. Dolce, sicilianissimo, che come descrive la Grande Enciclopedia Illustrata della Gastronomia è composto da un disco di pan di Spagna inzuppato di liquore e spalmato con confettura al pistacchio. Su questa base si sovrappongono due dischi di pasta frolla, uno spalmato di crema pasticciera e uno di crema al cedro. Infine, si riveste completamente il dolce con marzapane. Riguardo la farcia che l’alternanza degli strati di pasta possono cambiare secondo le località.
A favore dell’esistenza di questo dolce spesso, messo in discussione, ci perviene un aiuto da parte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nell’affascinante rappresentazione del buffet offerto al ballo dei Ponteleone del famoso banchetto de “Il Gattopardo”. Il dolce che è preferibile degustarlo al cucchiaio deve avere una stratificazione ben visibile e coloritamente distinguibile.
La ricetta oramai persa nei meandri di qualche convento o nei ricordi di qualche aristocratica nobildonna non ci resta che ricostruirla tenendo in mente pezzi di ricordi sparsi nei vari libri di cucina.
Per la ricetta mi affido alle mani sapienti di Elena Carcano nel suo libro “Il banchetto del Gattopardo” traccia gli elementi per la preparazione del Trionfo di gola.
“I Pezzi da 90 dell’Agroalimentare Italiano” nasce per valorizzare tutti i prodotti di alta qualità̀ dell’Agroalimentare Italiano.
Il progetto di Epulae “I Pezzi da 90 dell’Agroalimentare Italiano” è nato non solo per premiare i prodotti di qualità meritevoli di essere riconosciuti “Pezzi da 90”, ma anche per premiare le donne e gli uomini che hanno dato tanto e continuano a dare prestigio alle produzioni agroalimentari italiane.
L’Accademia Internazionale Epulae non richiede alle aziende nessun contributo economico per prendere in esame i prodotti dell’agroalimentare ad essa inviati.