A Roccapalumba 400 ettari coltivati a ficodindia
La XV sagra del ficodindia di Roccapalumba si conferma come uno degli appuntamenti più interessanti dell’enogastronomia siciliana. Una tre giorni che ha visto la presenza di oltre 25mila amatori venuti da diverse parti della Sicilia per osannare il ficodindia, frutto eletto a “pane dei poveri”. Roccapalumaba costituisce uno degli avamposti della coltura del frutto, insieme a S. Margherita Belice e S. Cono e al territorio del Ficodindia Dop di Belpasso, Ragalna, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano, Bronte e Paternò (zona rinomata per i “Bastarduni”).
Negli ultimi anni il territorio roccapalumbese ha assistito ad un progressivo aumento di superficie destinata a questa cactaceae, originaria del Messico ma naturalizzata nell’area mediterranea. La produzione roccapalumbese occupa una superficie di circa 400 ettari.
La kermesse ha tenuto a battesimo “l”Associazione dei produttori di ficodindia” di Roccapalumba, un’aggregazione che ha come obiettivo la valorizzazione del frutto, ma anche mantenere alto il suo valore qualitativo.