Norme

Giuffrida (PD): Combattere per difendere il divieto italiano dell’uso di latte in polvere per formaggi e yogurt

“Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha invitato l’Italia a correggere una anomalia, non comune a nessun altro Stato Membro dell’Unione, contenuta in una norma del 1974 che sancisce il divieto di utilizzo di latte in polvere per la produzione di formaggi e yogurt. L’abolizione di questo divieto interesserebbe esclusivamente formaggi comuni, di tipo industriale, che non necessariamente sceglieranno di optare per la possibilità di utilizzare latte in polvere. Rimarrebbe invece l’obbligo di utilizzare latte liquido per le nostre produzioni a indicazione d’origine DOP e IGP che utilizzano oltre il 70% della produzione di latte italiano.

La disciplina nazionale che vieta l’uso di latte in polvere è diventata, proprio in quanto unica in Europa, un segno distintivo del nostro prodotto e ha generato un meccanismo di fiducia nell’approccio dei consumatori al prodotto nazionale. Per far sì che questa scelta possa continuare ad essere una vocazione ad alto valore aggiunto per i nostri agricoltori, bisogna ora combattere e difendere il divieto italiano all’uso di latte in polvere. Sono al fianco degli agricoltori, dei produttori, delle maestranze e del sindacato e lavorerò in stretto coordinamento con il nostro Governo e le autorità italiane che ora hanno due mesi di tempo per approntare la risposta alla diffida della Commissione. Sono convinta altresì che, nell’armonizzazione con la legislazione europea, si debba puntare con convinzione sull’etichettatura che marca le differenze del nostro sistema di qualità nazionale. Solo così valorizzeremo al meglio le nostre produzioni e trasformeremo in vantaggio competitivo le differenze qualitative che i consumatori ben conoscono”.

Lo dichiara Michela Giuffrida, deputato europeo del Pd e componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.