Agroalimentare e Zootecnia

No all’uso del latte in polvere per fare formaggio

La legge italiana proibisce l’uso di latte in polvere per fare formaggio. “È una buona legge, che ha contributo non poco a salvaguardare l’immenso patrimonio caseario di tutto il paese”, si legge in una nota di Sicilia Antica.

Ora, la Commissione europea, sollecitata da una parte dell’industria lattiero casearia italiana, invita l’Italia a modificare questa legge per garantire la libera circolazione delle merci. “Ancora una volta – prosegue la nota – in nome del libero mercatosi tenta di livellare verso il basso, a spese dei produttori di qualità e dei consumatori. Il latte in polvere non è nocivo per la salute, ma il suo utilizzo per produrre formaggi ha un unico risultato: aumentare i profitti dei giganti dell’industria casearia, omologando un prodotto che dovrebbe nascere dalla biodiversità dei latti, degli animali, dei territori. Se l’Italia ammettesse la produzione di formaggi anche con latte in polvere non farebbe altro che aumentare la confusione dei consumatori, penalizzando ulteriormente i produttori virtuosi. Per opporsi a questa ulteriore mortificazione della diversità Slow Food e altre organizzazioni hanno promosso una petizione per dire no al latte in polvere”.

Si può firmare l’appello on line andando alla pagina web: www.slowfood.it/petizionelatte/ 

La petizione è indirizzata a: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Commissione europea – Direzione Generale Agricoltura e sviluppo rurale, Parlamento europeo, Consiglio europeo.