Economia e Lavoro

Riparte export uva da tavola siciliana in Canada dopo 5 anni di blocco

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è conclusa positivamente la trattativa per riavviare le esportazioni di uva da tavola italiana in Canada, che erano bloccate dal 2010.

L’accordo fa seguito al risultato positivo delle valutazioni condotte dagli esperti fitosanitari inviati dal governo canadese a ottobre 2015 presso le aree produttive di uva da tavola delle regioni Basilicata, Puglia e Sicilia.

A breve dunque, i primi produttori interessati a esportare il proprio prodotto in Canada potranno avviare le operazioni necessarie.

Si tratta di un risultato importante per tutto il settore dell’uva da tavola italiana, frutto del lavoro del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali in stretta sinergia con le Associazioni dei produttori e le Istituzioni regionali interessate.

“Le autorità canadesi- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura,  Antonello Cracolici – hanno finalmente riconosciuto la validità dei controlli messi in campo dal Servizio fitosanitario regionale, e l’eccellenza dei metodi di coltivazione e controllo qualità del comparto produttivo siciliano.

Con una media di 700 tonnellate di prodotto esportato all’anno, tendente all’incremento, fino al 2007, il mercato canadese ha  rappresentato un ottimo sbocco commerciale per l’uva da tavola siciliana, in particolare per quella proveniente da Mazzarone.

Nello stesso anno però il Servizio fitosanitario canadese ha riscontrato su una partita di uva proveniente probabilmente dalla Puglia, la presenza di un coleottero curculionide (Otiorhynchus corruptor), considerato in Canada un parassita da quarantena.

Dopo un breve periodo di divieto delle esportazioni, con le Autorità fitosanitarie canadesi è stato concordato un metodo di disinfestazione con Bromuro di Metile per i carichi di esportazione; ma dal 18 marzo 2010 l’Ue ha vietato l’uso di questo disinfestante, determinando il blocco delle esportazioni per Sicilia, Puglia e Basilicata fino ad oggi.

Dopo una  visita degli ispettori canadesi organizzata dal nostro servizio fitosanitario  in Sicilia, nelle aree produttive di Mazzarone, Licodia Eubea, e Acate, è stata accettata la validità dei nostri  sistemi di controllo e nei giorni scorsi sono stati riaperti i canali commerciali per l’importazione della nostra uva da tavola. La merce sarà  sottoposta ad un esame integrato con le verifiche di qualità adottate dalle aziende produttrici, sotto la supervisione del servizio fitosanitario regionale.”