Norme

Legge di Bilancio, ecco le agevolazioni per l’agricoltura

Nella legge di Bilancio 2018 sono presenti diverse novità per il mondo dell’agricoltura: dalla proroga delgli esoneri dei giovani dai contributi all’’introduzione dell’enoturismo fra le attività agricole connesse.

Le percentuali di compensazione ai fini della detrazione Iva per i produttori agricoli nel regime speciale per le cessioni di animali della specie bovina e suina restano aumentate per il triennio 2018-2020. I tetti massimi vanno dal 7,7% per bovini e bufali vivi all’8% nei suini vivi, ma un decreto ministeriale fisserà i limiti. Aumentando l’Iva detraibile forfetariamente, si riduce quella dovuta: insomma un vantaggio per i produttori.

L’enoturismo viene inserita tra le attività agricole connesse: quindi vale la normativa fiscale dell’agriturismo anche per le visite nei luoghi di coltura, la degustazione, iniziative didattiche e la commercializzazione di prodotti vitivinicoli aziendali. In questo caso reddito al 25% dei ricavi conseguiti e Iva detraibile per metà di quella applicata sulle prestazioni.

Per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni che si iscrivono nella previdenza agricola nel 2018 è previsto l’esonero totale degli oneri contributivi per i primi tre anni, della riduzione a due terzi per il quarto anno e della metà per il quinto anno. Inoltre, viene attuato il contratto di affiancamento per agevolare il cambio generazionale nel settore: l’imprenditore deve essere in pensione o avere più di 65 anni, il giovane un’età tra 18 e 40 anni. Tra le agevolazioni previste la priorità nei progetti di sviluppo e relativi finanziamenti.

Agevolazioni anche per l’apicoltura: l’attività esercitata con meno di venti alveari e ricadenti nei comuni qualificati montani non concorre alla formazione della base imponibile ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Infine, gli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola sono equiparati ai coltivatori diretti ai fini della applicazione della legge sui patti agrari.