Filiera del pomodoro, Bellanova: puntare sulla trasparenza
“Voglio dirlo con forza: la filiera del pomodoro non è una filiera sporca. Per noi non esistono filiere sporche, ci sono aziende che commettono reati e come tali vanno punite. Siamo contrari alle presunzioni di colpevolezza. Il tema è questo: il valore della reputazione. E spesso basta auna mela marcia a compromettere tutta la credibilità del settore. Per questo è nostro dovere impegnarci a fondo”. Così la Ministra Teresa Bellanova a Napoli al Congresso annuale dell’Anicav “Il Filo rosso del pomodoro tra futuro e merca: La reputation come Asset strategico per il comparto”.
“La vostra iniziativa di dare ancora trasparenza sull’origine in etichetta anche dopo l’entrata in applicazione del regolamento 775 mi trova d’accordo. Se vogliamo avere una reputazione forte, dobbiamo dire al consumatore che la trasparenza è un valore, è un diritto. Nessuno può averne paura”- ha ribadito Bellanova – “Così come devono poter conoscere da dove proviene la materia prima dei cibi che acquistano, è importante che i cittadini conoscano il valore del prodotto. Se si abituano a comprare a costi che nemmeno coprono quelli di produzione allora avremo un problema enorme: quel risparmio lo sta pagando qualcuno”.
Sul fronte del Caporalato la Ministra ha sottolineato il dovere di combattere i caporali e insieme le pratiche sleali di mercato: “Vogliamo accelerare il recepimento della direttiva UE in materia e coordinarla con la nostra legge nazionale. Daremo un testo solo alle aziende, condiviso e con meno dubbi di interpretazione possibile. Sapendo che le pratiche sleali rappresentano un punto di assoluta debolezza nei rapporti della filiera e per questo devono essere vietate. Le aste al doppio ribasso, per esempio, pur non essendo in quella direttiva, sono caporalato in giacca e cravatta e per questo appoggio la legge che le vieta. È stata approvata alla Camera in prima lettura e spero che al Senato possa divenire definitivo il testo”.
Quanto al progetto che vede partecipe Anicav insieme alla Borsa merci telematica per costruire una piattaforma di intermediazione legale della manodopera a partire dalla filiera del pomodoro a Foggia la ministra Bellanova ha concluso: “Credo molto nel progetto. È vero che la raccolta meccanizzata è ora a livelli percentuali importantissimi, è pure vero che però dove ancora si pratica quella manuale è meglio avere strumenti di assoluta legalità. Dalla prossima campagna di raccolta partirà la sperimentazione della piattaforma e mi auguro sarà un progetto da diffondere come buona pratica”.