Innovazione Agricola 4.0: un focus sulle tecnologie e sulle pratiche innovative per il futuro dell’agricoltura siciliana
Dalla digitalizzazione alla formazione degli operatori: soluzioni avanzate per un’agricoltura più efficiente, tracciabile e rispettosa dell’ambiente
Per “Agricoltura 4.0” si intende un modello di utilizzo di tecnologie digitali interconnesse fra loro che consente di ottimizzare i processi produttivi, al fine di migliorarne la qualità e la sostenibilità ambientale, nonché l’aspetto economico. Un sistema che permette di evitare sprechi in agricoltura migliora il prezzo in fase di vendita permettendo l’acquisto anche in momenti di crisi economica. Adottare quindi soluzioni in un contesto di Agricoltura 4.0 permette benefici finali come evitare gli sprechi, controllare la produzione, avere un maggior controllo sui costi di produzione, pianificare con precisione le fasi di coltura e migliorare la tracciabilità della filiera per avere pieno controllo dell’intero processo di produzione e produrre alimenti della massima qualità e sostenibili.
In tale contesto, risulta interessante prevedere l’implementazione e l’integrazione di un sistema sperimentale di Blockchain applicato alla filiera ortofrutticola, al fine di garantire la tracciabilità di tutti i passaggi all’interno della filiera, introducendo tale sistema all’interno dell’impianto normativo regionale ed indicando la necessità di realizzare la tracciabilità completa dei prodotti agroalimentari siciliani mediante tale tecnologia. La blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) è una struttura dati condivisa e «immutabile». È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in “blocchi”, concatenati in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso della crittografia. Sebbene la sua dimensione sia destinata a crescere nel tempo, è immutabile in quanto, di norma, il suo contenuto una volta scritto non è più né modificabile né eliminabile, a meno di non invalidare l’intera struttura. Grazie a tali caratteristiche, la blockchain è considerata pertanto un’alternativa in termini di sicurezza, affidabilità, trasparenza e costi alle banche dati e ai registri gestiti in maniera centralizzata da autorità riconosciute e regolamentate. Permette di elaborare il «gemello digitale» di una filiera fornendo a tutti i suoi attori uno strumento per creare trasparenza nel mercato, essere identificati univocamente, e garantire che le informazioni inserite siano serializzate/automatizzabili e immutabili.
Sarà quindi possibile tutelare il Made in Italy, identificando e valorizzando il lavoro di ogni operatore, con dati tracciati e inseriti a ogni passaggio della filiera produttiva, promuovendo e supportando la filiera in tutte quelle attività correlate alla sostenibilità ambientale, alla riduzione di fitofarmaci ed alla qualità intrinseca dei prodotti, favorendo la tracciabilità delle produzioni agricole e il miglioramento degli standard di sicurezza alimentare.
In aggiunta, l’utilizzo di tecnologie e del paradigma Internet of Things (IoT) è oggi molto diffuso in diversi scenari, in quanto permette di ottenere una gestione notevolmente ottimizzata del campo e della produzione.

Le applicazioni sono molteplici: dall’utilizzo di sensori IoT specifici per le coltivazioni (sensori del suolo e fogliari, droni, telecamere, rilevazione continua di temperatura e umidità relativa, contatori idrici, ecc..) per il monitoraggio di parametri rilevanti per la crescita delle coltivazioni, fino all’utilizzo di attuatori IoT che consentono l’esecuzione di azioni autonome sulla base delle informazioni raccolte dai sensori e di algoritmi sviluppati ad-hoc, senza la necessità dell’intervento umano. Tali dispositivi sono in grado di scambiare e condividere i dati e le informazioni raccolte. In particolare, risultano di primaria importanza tutti i dispositivi IoT che supportano e implementano il monitoraggio continuo e puntuale dei principali patogeni, causa di ingenti perdite produttive ed economiche. A tal proposito, oggi sono disponibili dispositivi intelligenti per raccogliere, tracciare, analizzare, segnalare e infine fornire un database centrale dei più comuni patogeni. Tali sistemi intelligenti possono essere associati a kit di rilevamento basati su metodologie diagnostiche molecolari innovative, al fine di ottenere un “laboratorio portatile” che permette l’individuazione di eventuali patogeni direttamente in campo.
L’implementazione di questi sistemi consente il monitoraggio continuo dell’intera produzione durante tutto il ciclo produttivo, aiutando notevolmente a comprendere e valutare, in tempo reale, l’incidenza dei patogeni più pericolosi e, di conseguenza, a fornire una strategia sostenibile per la protezione delle colture, riducendo in modo significativo la dispersione delle malattie sul territorio.
Tutti questi temi saranno al centro del convegno – “Prevenzione Innovativa delle colture: Il Sistema IoT” – che vedrà come relatore il Prof. Andrea Giovanni Caruso, docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Palermo e che si terrà a Vittoria (RG) il 16 maggio. Tutte le attività di Innovazione Agricola 4.0 sono consultabili al sito web www.innovazioneagricola40.eu o sulle pagine social ufficiali del progetto.
Il progetto in breve
Innovazione Agricola 4.0 è promosso da Alètheia S.r.l., con il sostegno della Misura 1.2 del PSR Sicilia 2014–2022, ed è nato per favorire la diffusione di soluzioni innovative attraverso formazione, dimostrazioni pratiche e attività sul campo.
Tra i temi al centro del progetto:
- l’impiego di acqua ozonizzata per la protezione delle colture con un ridotto uso di fitofarmaci;
- l’utilizzo di sistemi IoT per un’agricoltura più precisa ed efficiente;
- la formazione tecnica degli operatori del settore;
- la dimostrazione in campo delle tecnologie.
Il progetto, diretto dal Dott. Gianni Polizzi, si articola in laboratori tematici, giornate dimostrative (“Innovation on the Farm”) presso aziende agricole delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta e Convegni aperti a tutti gli operatori, imprenditori e tecnici specializzati del settore agricolo.
Comunicato sponsorizzato