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Assegnazione dei terreni demaniali, azione contro le infiltrazioni mafiose

Nino-Caleca-624x300Una direttiva sulla concessione delle aree demaniali ad uso agricolo a firma dell’Assessore Regionale dell’Agricoltura Nino Caleca e la sottoscrizione di un protocollo di legalitá con il Prefetto di Messina, il Parco dei Nebrodi e l’ESA che ha lo scopo di prevenire fenomeni di infiltrazioni mafiose e criminali nell’assegnazione di terreni demaniali ad uso pascolo e nel controllo del territorio.
E’ questa l’azione di pieno contrasto avviata dal Governo Crocetta per garantire il controllo delle aree interne che talvolta si prestano a fenomeni di gestione che sfuggono alle regole di legalità generando anche diseconomie nel territorio.
La Prefettura di Messina assume l’onere di coordinare un tavolo tra tutti gli attori e si impegna ad effettuare controlli mirati anche a verificare eventuali utilizzazioni illecite del territorio tipo cave abusive, smaltimento di rifiuti, etc.
L’Assessore Regionale dell’Agricoltura Nino Caleca proprio in questa direzione ieri ha emanato la Direttiva N. 22522 con la quale dispone che le assegnazioni dei terreni demaniali ad uso pascolo debbano essere concesse in regime di massima trasparenza e comunque per periodi non superiori ai sei mesi continuativi dal momento che la concessione di nove mesi consente la possibilitá di attingere a finanziamenti pubblici generando occasioni di massimizzazione di profitto o di finanziamenti non dovuti.
“Ho dato precise indicazioni ai Dipartimenti dell’Agricoltura e delle Risorse Rurali – dichiara l’assessore Nino Caleca – perché sia nell’attivitá di assegnazione  diretta che in quella di vigilanza sugli enti controllati quali i Consorzi di Bonifica e l’ESA si ponga la massima attenzione e scrupolo così da evitare ogni possibile rischio di utilizzazione a fini personali di beni pubblici. Ogni illiceitá commessa, infatti, crea le condizioni per turbare il mercato e danneggiare chi in questa terra opera giornalmente nel rispetto delle leggi. Non posso permettere che anche un solo euro che arriverá in Sicilia attraverso il PSR 2014/2020 possa finire nelle mani sbagliate”.