Cluster Bio Mediterreneo: 2,5 milioni di visitatori
Sono stati 2,5 milioni i visitatori del cluster Biomediterraneo, il padiglione dell’Expo guidato dall’assessorato regionale all’agricoltura che ha coinvolto dodici paesi del Mare mediterraneo. Sono i dati che sono stati diffusi a chiusura della manifestazione dai responsabili del padiglione che ha dimostrato un gradimento sempre crescente. Da 117 mila presenze a maggio (mese della partenza condita da polemiche), 180 mila a giugno, 124 mila a luglio, 300 mila ad agosto, 720 mila a settembre, 1 milione a ottobre. La “Sicilia”, con oltre 350 aziende partecipanti e circa 100 comuni, risulta, quindi, la Regione d’Italia che ha avuto il più grande impatto tra i milioni di visitatori di Expo, valorizzando e promuovendo in maniera unica le eccellenze dei territori, delle aziende e dei prodotti siciliani.
Due milioni e trecentomila euro i ricavi del Cluster, che non ha avuto stanziamenti di risorse dalla Regione Siciliana per la gestione e il funzionamento: quasi un milione di euro è stato ricavato dalla vendita di cibo, vino e prodotti siciliani nei 4 chioschi del Cluster (26% nel Wine bar-ristorante, 27% nel forno con pane e pizze di tumminia, 6% nel Market del Mediterraneo, 17% nel chiosco dei dolci, 4% nell’ape car destinata allo street-food e 20% nel banco granite); cinquecento mila euro sono stati ricavati dalla partecipazione di Aziende e Comuni e quasi un milione di euro dai Gruppi di Azione Locale (GAL) e Gruppi di Azione Costiera (GAC) che hanno realizzato nel Cluster la settimana di protagonismo e cooperazione mediterranea dei propri territori. 150 mila gli scontrini emessi (dato ai primi di ottobre) e 500 mila persone che hanno apprezzato i prodotti di Sicilia, ambasciatori straordinari della Sicilia, divenuta categoria del Food & Wine internazionale. Al Biocluester, infine, è stato assegnato il Class Expo Pavilion Heritage Awards, destinato ai padiglioni che hanno saputo meglio interpretare e comunicare il tema dell’Esposizione universale. Il premio è stato ideato da ClassEditori e Laureate International University, network di ottanta università nel mondo (presieduta da Bill Clinton), con l’apporto scientifico della Wold Association of Agronomist e IBM.