Olio

Olivicoltura: tradizione, innovazione sostenibilità

Venerdì 29 marzo, a Campobello di Mazara nei locali dell’ex chiesa Addolorata, si è tenuto un convegno dal titolo “Olivicoltura: tradizione, innovazione sostenibilità”. L’evento è stato organizzato dall’’Organizzazione di Produttori (OP) OlioOliva , in collaborazione con il comune di Campobello, l’Istituto Regionale Vini e Oli (IRVO)e le associazioni: Unione Nazionale Associazioni Produttori Olivicoli (UNAPOL) e Fare Ambiente Sicilia (Movimento ecologista europeo). L’incontro rientra nell’ambito delle iniziative volte a divulgare le attività delle Associazioni di produttori nei territori particolarmente vocati per la produzione di olive e olio.

Prima dell’apertura dei lavori sia il Sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione che, la rappresentante di Fare Ambiente Sicilia arch. Daniela Lima hanno sottolineato quanto siano importanti e prioritari, oggigiorno, gli aspetti legati alla salvaguardia e tutela dell’ambiente da parte delle Istituzioni e di tutta la società civile, in quanto tutti abbiamo il dovere di contribuire a curare l’ambiente in cui viviamo e indirettamente migliorare la qualità della vita. In particolare, l’arch. Lima ha auspicato una maggiore attenzione nella gestione dei reflui oleari.
Nell’introduzione dei lavori il dr. Leo Prinzivalli, agronomo e funzionario dell’IRVO, ha evidenziato come il progresso scientifico e tecnologico ha sfruttato in maniera, spesso spregiudicata, le risorse naturali e, inevitabilmente, compromesso lo sviluppo sostenibile, per cui si ritiene inderogabile una presa di coscienza, per cercare di recuperare e consegnare alle future generazioni un ambiente sano e vivibile.

Molto interessante è stato l’intervento della dr.ssa Francesca Varia, ricercatrice del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia (CREA) che, ha mostrato quali sono le linee di tendenza delle politiche nazionali e comunitarie, per i gli anni a venire, le quali condizioneranno le attività agricole e in particolare l’olivicoltura del bacino del mediterraneo.
Il prof. Nicola Trapani, autore del libro “la malattie del benessere: oli, grassi e dieta mediterranea” ha intrattenuto i presenti sulle opportunità che possono offrire uno stile di vita sano e un regime alimentare che prevede l’impiego di olio extravergine per migliorare la qualità della vita. Inoltre ha sottolineato l’importanza delle innovazioni possibili che potrebbero essere inserite nel ciclo produttivo dell’olivo e dell’olio.

Il dr. Mario Terrasi ha relazionato su problematiche inerenti l’associazionismo e le prospettive commerciali che si possono aprire a coloro i quali scelgono di affrontare i mercati in forma aggregata.

Molto utile, infine sono state le indicazioni fornite dalla dr.ssa Carmen Bonfante, Esperto degustatore di oli, per un approccio ragionato e consapevole all’analisi sensoriale degli oli.
Durante il dibattito finale, moderato dall’enologo Giacomo Alberto Manzo di Fare Ambiente Sicilia, è emersa l’esigenza e la necessità di sollecitare il mondo politico, attraverso i rappresentanti delle Istituzioni presenti, ha prestare più attenzione verso la ricerca e la sperimentazione al fine di fornire agli attori della filiera olivicola ulteriori strumenti per contribuire a rendere ancora più “sostenibile” un comparto produttivo così importante per la salute dell’ambiente, dei consumatori, degli operatori e dell’economia di un territorio particolarmente vocato all’olivicoltura.