Bellanova: la semplificazione in agricoltura passa anche dalla svolta digitale
“Dobbiamo fare in modo di accompagnare al meglio il cambiamento necessario. Gli agricoltori oggi, spesso senza accorgersene, sono grandissimi produttori non solo di cibo, ma di dati. E la gestione di questi dati è fondamentale per indirizzare al meglio le buone pratiche di coltivazione. Come gestirli? Credo sia centrale interrogarsi su questo. Mi chiedo come può lo Stato rinnovarsi per essere all’altezza della sfida. Perché la capacità di analizzare e utilizzare questi dati sarà decisiva per guidare le scelte amministrative e politiche dei prossimi anni. Più conosciamo a fondo le esigenze delle nostre filiere e delle nostre agricolture, meglio potremo pensare di dare risposte.” Così la Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova intervenendo a Torino al Convegno “Agroalimentare Bio 4.0”.
“Dobbiamo aumentare gli sforzi per portare la banda ultralarga nelle aree rurali perché la connessione veloce a Internet è indispensabile per fare impresa ovunque” ha spiegato Bellanova. “Penso alla necessità di unificare le banche dati pubbliche, di Agea, Ismea, Inps, regioni, perché l’agricoltore non debba passare il suo tempo a riempire mille volte gli stessi moduli. La stessa banca dati del biologico, il Sinab, deve dialogare con tutti gli altri sistemi. La semplificazione passa anche dalla svolta digitale”.
“Innovazione e sostenibilità, legata non solo al mondo del biologico, sono due pilastri sui quali dobbiamo costruire il nuovo modello agricolo italiano. Una sfida epocale, perché la crisi climatica sta già producendo i suoi effetti a livello globale. Lo vediamo anche da noi: le alluvioni che flagellano il Paese, le gelate al sud, la siccità al nord, tempeste in grado di spazzare via milioni di alberi in un solo giorno. E noi dobbiamo farci carico dei cambiamenti climatici in modo determinato”. Ha aggiunto Bellanova.
“L’agricoltura”,
ha detto ancora la Ministra, “deve essere parte della soluzione.
Dobbiamo contenere il più possibile l’impatto ambientale delle nostre
produzioni e promuovere approcci sostenibili dal punto di vista
ambientale, sociale ed economico. Senza la sostenibilità economica, le
altre due non reggono comunque. Per questo voglio lavorare per dare
piena tutela al reddito degli agricoltori. Solo se aiutiamo le imprese a
essere competitive, ad affrontare il mercato, se semplifichiamo loro la
vita, potremo avere un’agricoltura in grado di preservare l’ambiente e
rispettare i lavoratori. La transizione ecologica che abbiamo davanti ci
dovrà portare da un’economia lineare a un’economia circolare. E la
tecnologia sarà indispensabile in questo percorso, anche e soprattutto
in agricoltura”.
“Tecnologia ed ecologia devono andare insieme”, ha
proseguito Bellanova. “Le esperienze di cui discutiamo oggi dimostrano
come attraverso l’innovazione si possano ottenere risultati importanti
dal punto di vista del risparmio di bilancio e del miglioramento della
sostenibilità ambientale. Meno acqua sprecata con l’irrigazione di
precisione, meno sostanze chimiche con il controllo 4.0, meno
trattamenti con l’analisi. Ci sono opportunità importanti nello sviluppo
di soluzioni sempre più adatte alle nostre colture. Sarà importante che
tanti giovani, tante nuove start up provino a confrontarsi con le
esigenze di futuro del mondo agricolo.”