A Montagnareale parte un progetto pilota per valorizzare la ciliegia
La comunità di Montagnareale, e non solo, si è mobilitata intorno alla ciliegia che ha fatto diventare protagonista l’intera cittadinanza, dai bambini con i genitori, a tutti i livelli coinvolti.
D’altronde pochi sono gli areali in Sicilia dove attecchisce la coltivazione della ciliegia, infatti oltre alle dolci colline intorno a Montagnareale, le ciliegie si ritrovano a Chiusa Sclafani nel palermitano, nella zona interna dei Sicani, a Giarre nella provincia catanese e a Castelbuono nelle Madonie, luoghi dove particolari microclimi e condizioni pedoclimatiche consentono alla pianta di fruttificare.
Va sottolineato il merito in questi anni degli amministratori di perseverare nel recupero della memoria e dell’importanza strategica che ha ridestato l’orgoglio e la consapevolezza della specificità di un territorio unico che consente alla ciliegia di trovare le condizioni per garantire un frutto dolce, gustoso, di buona pezzatura e soprattutto molto gradito e richiesto dai consumatori, trovando largo uso nel campo della gastronomia.
Questa edizione è apparsa come quella della svolta e a decretarlo è stato il seminario svoltosi presso l’aula consiliare che ha visto la partecipazione oltre che del sindaco Rosario Sidoti e del consigliere del Consorzio intercomunale Tindari-Nebrodi, Anna Sidoti tra l’altro anima e organizzatrice della Festa, del presidente del GAL Nebrodi Plus Francesco Calanna e di uno dei massimi esperti della coltivazione della ciliegia in Sicilia l’agronomo Mario Liberto e una figura carismatica dell’offerta gastronomica dei Nebrodi, Silvio Scuto Chef Patron del “Ritrovo dei Re alla Taberna di Arnaldo” nel suggestivo borgo medievale di Montalbano Elicona.
“Si sono poste le basi, in questa edizione, per strutturare la filiera della ciliegia nel nostro comprensorio, mutuando la buona prassi e pratica di un polo virtuoso della coltivazione della ciliegia come quello di Chiusa Sclafani – dichiara Rosario Sidoti, sindaco di Montagnareale, – che oggi si impone nei mercati per la capacità di aggregazione dell’offerta, per l’attività di marketing commerciale e soprattutto per avere garantito un ampio valore aggiunto ai coltivatori, creando al contempo un indotto e ulteriori micro-filiere collegate alla ciliegia”.
<<Per valorizzare la ciliegia del territorio sarà avviato uno scambio di saperi, informazioni, metodi di coltivazione un’attività di formazione e di aggiornamento e un sostegno importante lo fornirà il GAL Nebrodi Plus, – così come afferma il presidente Francesco Calanna – Forniremo massima assistenza tecnica e trasferiremo il Know-how acquisito per supportare il prodotto tipico locale e proveremo da subito ad inserire la ciliegia di Montagnareale all’interno di un progetto che vede già protagoniste di coltivazioni tipiche del territorio nebroideo>>
A tirare le conclusioni è Anna Sidoti che in qualità consigliere del Consorzio Intercomunale Tindari- Nebrodi molto si è spesa per la buona organizzazione dell’evento: “Quello che fa ben sperare è la partecipazione attiva dei giovani, consapevoli che mettendo a frutto l’esperienza dei propri familiari e contando soprattutto sulla loro formazione e specializzazione, l’amore e l’attaccamento alla propria Comunità e al proprio territorio, possono costruire basi solide per la costruzione di un futuro lavorativo che poggia sulle potenzialità di un territorio che offre tanto dal punto di vista agroalimentare, culturale, storico, paesaggistico e gastronomico”
Da sx: Michele Balistreri, Rosario Sidoti, Francesco Calanna, Anna Sidoti, Mario Liberto, Silvio Scuto.