Prosegue l’iter per il riconoscimento del pane Dop Ibleo
L’attivazione del tavolo tecnico a cui partecipa anche Alfio Spina, ricercatore CREA Cerealcoltura e Colture Industriali, vuole rispondere all’esigenza di valorizzare adeguatamente la produzione di frumento duro “Russello ibleo” attraverso il riconoscimento di questo particolare pane mediante l’apposizione del marchio europeo DOP. Inoltre, la diffusione in coltura del “Russello ibleo”, a bassi input chimici e quindi adatto all’agricoltura conservativa, convenzionale/biologica, assicura la produzione di granella idonea alla trasformazione in pane a pasta dura. In Sicilia vengono ancora oggi coltivate alcune antiche popolazioni locali di frumento duro caratterizzate da ampia adattabilità alle condizioni pedo-climatiche delle regioni mediterranee e di peculiari caratteristiche bio-morfologiche e qualitative.
Diversi studi condotti sui vecchi frumenti siciliani hanno dimostrato che essi costituiscono una preziosa fonte di biodiversità da conservare, tutelare e valorizzare. Alcuni di essi, come ad esempio il “Russello ibleo” o “Rossello”, nonostante la diffusione delle varietà migliorate, sono tuttora impiegati nella produzione di un pane tipico artigianale: il “pane a pasta dura degli Iblei”, un tradizionale pane caratterizzato da impasto poco idratato, molto diffuso e apprezzato nelle province di Ragusa e Siracusa (Sicilia sud-orientale).
Le ricadute per i consumatori – la possibilità di trovare sul mercato locale pane e pasta a marchio DOP di elevata qualità nutrizionale, organolettica e digeribilità, prodotti con il “Russello ibleo” e trasformati all’interno dell’area delimitata dal disciplinare di produzione.
Le ricadute per i produttori – la possibilità di veder valorizzata adeguatamente la produzione di granella di frumento duro e possibilità di poter realizzare prezzi più che doppi rispetto a prima.
Le ricadute per l’ambiente – la diffusione in coltura della popolazione locale “Russello ibleo”, a ridotti input chimici (concimi chimici, diserbo, ecc.) in quanto a taglia molto, che assicura anche una elevata produzione del sottoprodotto paglia, preziosa per la zootecnia dell’area Iblea.
FONTE: CREA