Alberto Tasca d’Almerita: Il futuro sarà della greeneconomy – Speciale “Sicilia en Primeur”

Alberto Tasca d’Almerita – ad Conte Tasca d’Almerita

Produrre in modo sostenibile è, sempre più, una necessità sentita in tutti i settori economici. Il futuro sarà, infatti, la green economy che, secondo WWF, si basa su tre principi: introdurre nuovi indicatori di benessere che vadano al di là del PIL (Prodotto Interno Lordo); trasformare il sistema finanziario e le sue regole; aumentare i green jobs, ovvero le occupazioni che rispettano l’ambiente, offrendo così nuovi posti di lavoro e contribuendo all’uscita dalla crisi dell’Italia con un modello di sviluppo più sostenibile.

In questo contesto, si posiziona la Sicilia in cui la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è in continuo incremento (+23,5% nel 2011 rispetto al 2010, contro un incremento medio nazionale pari al 7,8%) e la superficie agricola dedicata al biologico è la più estesa in Italia (21% del totale nazionale). Un primato che si rispecchia anche nel mondo del vino. È, infatti, la prima regione nella classifica della superficie a vite biologica con 25.000 ettari e il 38% del totale nazionale (fonte Sinab 2014).

Grazie alla sinergia fra mondo accademico ed imprenditoriale, inoltre, in Sicilia è stato avviato un progetto per il recupero dei vitigni autoctoni a rischio di estinzione, che ha consentito di salvaguardare una grande ricchezza in termini di biodiversità.

Un grande contributo è dato dalle aziende, che hanno sviluppato una sempre maggiore consapevolezza della necessità di produrre in armonia con le esigenze – ambientali, sociali ed economiche – del Pianeta.

Oggi molte aziende vitivinicole usano concimi e sistemi di irrigazione a basso impatto ambientale, impiegano materiali naturali in vigneto, utilizzano sistemi di lotta guidata/ integrata in vigneto e hanno installato impianti per la produzione di energia pulita. Accanto a quanto sviluppato individualmente a livello di impresa, vi sono molti programmi nazionali e regionali per l’incremento della sostenibilità nel settore vitivinicolo, fra i quali Magis, Tergeo, SOStain e V.I.V.A.

Per vincere la sfida di produrre meglio ed in modo più green, infatti, è necessario acquisire consapevolezza, misurare i comportamenti, elaborare degli indicatori leggibili e trasparenti , e condividere le informazioni. In Sicilia abbiamo un enorme vantaggio : negli anni e con il duro lavoro di vitivinicoltori illuminati si sono create due importanti , fondamentali associazioni di categoria Assovini ed il consorzio di tutela della DOC Sicilia che hanno dato vita ad un gruppo di lavoro il cui obbiettivo è indirizzare in modo efficace la ricerca scientifica, con lo scopo di aumentare la competitività delle cantine siciliane e italiane .

Grazie a un progetto di collaborazione con la Scuola Politecnica dell’Università di Palermo, la Sicilia si pone l’obiettivo di ridurre i costi di analisi ed applicazione dei protocolli di sostenibilità, mediante la formazione in campo degli studenti.

Infine, oltre che pensare in modo sostenibile, oggi è necessario agire coerentemente e a tutti i livelli. I giornalisti che scrivono di vino dovrebbero valutare un vino per la qualità organolettica ma anche considerare gli aspetti legati alla sostenibilità con l’obiettivo di orientare sempre più il consumatore a dare un valore anche a questi parametri. I consumatori dovrebbero imparare ad essere consapevoli del valore etico delle proprie scelte di acquisto. I produttori, infine, dovrebbero sviluppare il proprio impegno in tema di sostenibilità in modo trasparente, misurabile e coerente.