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Bando biologico 2013 e 2015, Cia e Confagricoltura Catania chiedono chiarimenti urgenti a Crocetta e Cracolici

“In Sicilia vi sono circa ottomila aziende agricole che hanno partecipato al “bando del biologico 2013” e che ad oggi non hanno alcuna certezza dei propri diritti”. Lo scrivono in una missiva indirizzata al presidente delle Regione Rosario Crocetta e all’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici i presidenti di Cia e Confagricoltura Catania, Giuseppe Di Silvestro e Giovanni Selvaggi.

“E’ trascorso ormai quasi un anno da quando le nostre organizzazioni sindacali sono venute a conoscenza del blocco dell’erogazione dei finanziamenti, previsti dalla Misura 214 del Piano di Sviluppo Rurale 2007/13, per sostenere, le produzioni biologiche, le produzioni integrate e gli allevamenti delle razze in via d’estinzione, a causa del ricorso di alcuni agricoltori e allevatori esclusi dalle graduatorie per mancanza di fondi.”, si legge nella comunicazione inviata ai vertici della Regione dai rappresentanti degli agricoltori catanesi.

“Sono inoltre passati più di due anni dall’ultima erogazione dei contributi previsti per chi ha puntato su questo tipo di coltivazioni e di allevamento a cui aggiungiamo il deludente risultato del bando della misura 11 “Indennità Compensativa”, aggiungono Di Silvestro e Selvaggi.

“La vicenda del ricorso degli allevatori, della conseguente sentenza del Tar e della mancata opposizione da parte della Regione è a tutti nota”. “Il riepilogo di quanto avvenuto non aggiungerebbe nulla al dato di fatto più importante per noi rappresentanti di agricoltori e imprenditori agricoli: ovvero moltissime aziende agricole siciliane che hanno mantenuto impegni non ricevono più nessun contributo e le aziende agricole, che hanno ricevuto i fondi fino al blocco dei finanziamenti si trovano ancora oggi a fare i conti col dubbio di dover restituire le somme già percepite”, affermano i presidenti di Cia e Confagricoltura Catania.

“A quanto sopra descritto tocca purtroppo aggiungere che anche per la Misura 11 del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 (bando agricoltura biologica 2015) i contributi richiesti dalle aziende agricole a oltre 18 mesi dalla data di presentazione delle domande sono fermi al palo.

L’incertezza dei finanziamenti ottenuti e il blocco di somme su cui gli agricoltori siciliani pensavano di poter far conto aggrava ancor di più lo stato di crisi in cui versano molti imprenditori e lavoratori agricoli”. “Riteniamo che la Regione possa sbloccare l’attuale paralisi, anche alla luce del parere che il CGA in data 15/12/2016 ha espresso su questi temi a seguito di richiesta del presidente della Regione Sicilia”.

“Le scriventi organizzazioni chiedono un incontro urgente a codesta amministrazione al fine di chiarire lo stato dell’arte dei bandi citati ed evitare che l’esasperazione di molti agricoltori ed allevatori degeneri”, concludono Di Silvestro e Selvaggi.