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Giornata della Terra, l’origine dell’iniziativa che coinvolge un miliardo di persone

La Giornata Mondiale della Terra, conosciuta nel mondo come Earth Day, è una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta. Un appuntamento che pare coinvolga circa un miliardo di persone. La sua origine risale al 1969, quando, nel corso di una Conferenza dell’UNESCO tenutasi a San Francisco, John McConnell propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace.

A quel tempo John McConnell metteva in guardia tutti sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta. La Giornata della Terra 2021 ci esorta ad agire per il ripristino degli ecosistemi danneggiati dall’uomo. Un tema a cui l’Onu ha dedicato questo decennio, e che può riassumersi in questo modo: prevenire, fermare e invertire il degrado degli ecosistemi in tutto il mondo.

Grandi sfide attendono la nostra generazioni ma anche quelle future. Dal combattere il degrado del suolo dovuto all’erosione, all’inquinamento, al depauperamento delle sue risorse, la deforestazione, i cambiamenti climatici, il degrado ambientale, ecc.

Per superare queste sfide, l’Europa ha messo in atto una nuova strategia Green Deal europeo una sorta di Programma verde per la crescita in grado di trasformare l’Unione in un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva affinchè: nel 2050 non siano più generate emissioni nette di gas a effetto serra, la crescita economica sia dissociata dall’uso delle risorse, nessuna persona e nessun luogo sia trascurato. Una nuova Europa che guarda alla sostenibilità, alla salvaguardia della biodiversità e al ripristino dell’intero sistema.

Il Green Deal europeo ha una tabella di marcia che è quello di rendere sostenibile l’economia dell’UE, trasformando le problematiche climatiche e le sfide ambientali in opportunità in tutti i settori e rendendo la transizione equa e inclusiva per tutti.

Il piano di azione del Green Deal europeo prevede:

  • promuovere l’uso efficiente delle risorse passando a un’economia pulita e circolare;
  • ripristinare la biodiversità e ridurre l’inquinamento; con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

Insomma una legge europea per il clima che trasformi questo impegno politico in un obbligo giuridico. Per conseguire questo obiettivo sarà necessaria l’azione di tutti i settori della nostra economia, tra cui:

  • investire in tecnologie rispettose dell’ambiente;
  • sostenere l’industria nell’innovazione;
  • introdurre forme di trasporto privato e pubblico più pulite, più economiche e più sane;
  • decarbonizzare il settore energetico;
  • garantire una maggiore efficienza energetica degli edifici;
  • collaborare con i partner internazionali per migliorare gli standard ambientali mondiali.

Per tale iniziative l’UE fornirà inoltre sostegno finanziario e assistenza tecnica per aiutare i soggetti più colpiti dal passaggio all’economia verde. Si tratta del cosiddetto meccanismo per una transizione giusta, che contribuirà a mobilitare almeno 100 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 nelle regioni più colpite.
Ciò spiega l’esigenza di istituire un Ministero della transizione ecologica, dicastero del governo italiano istituito nel 2021, successore del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, con funzioni di coordinamento della nuova politica europeista, in materia energetica, salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo economico.