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Prezzo grano duro in rialzo in Sicilia nel 2021: ecco quanto vale

Prezzo del grano duro nel 2021 al rialzo in tutta Italia e anche in Sicilia anche se sull’Isola gli aumenti si stanno facendo sentire un po’ meno. Secondo le ultime rilevazioni Ismea (del 13 luglio) a Catania e a Palermo il prezzo del grano duro siciliano è intorno ai 27 centesimi al chilo (mediamente 275 euro a tonnellata) con una crescita di quasi il 4% rispetto alle settimane precedenti: in pratica il prezzo del grano duro sta guadagnando circa 5 euro a tonnellata rispetto alle quotazioni di fine giugno e le prospettive sembrano buone, complice anche un’alta qualità e una quantità inferiore.

Un discorso che vale un po’ per tutti i cereali che, secondo il Cai, Consorzi Agrari d’Italia, vedrà un’annata con una qualità straordinaria, la migliore dell’ultimo decennio, con una produzione in calo del 10% rispetto al 2020. I cereali raccolti presentano ovunque pochissime impurità e proteine più alte della media. Le rese per ettaro, fa sapere Cai, sono in calo rispetto allo scorso anno in diverse regioni, tranne che in Emilia Romagna.

Le motivazioni del rialzo del prezzo

Per quanto riguarda nello specifico il grano duro, la produzione mondiale e in particolare quella del Canada (maggiore esportatore di grano al mondo) è in calo per il terzo anno, quindi questo provoca un rialzo della prezzo del grano duro nel 2021 anche in Sicilia. Quanto potrà ancora crescere nei prossimi mesi non è mai facilmente prevedibile, ma è probabile che nella peggiore delle ipotesi il prezzo possa stabilizzarsi senza bruschi cali.

Prezzo grano duro 2021 in Sicilia sempre un po’ indietro

Va sempre rilevato il gap del prezzo del grano duro siciliano rispetto alle altre piazze: ad esempio a Foggia raggiunge anche i 32 centesimi al chilo, cioè circa il 18% in più che nelle piazze di Palermo e Catania. Fra l’altro Foggia sta facendo registrare crescite record delle quotazioni con aumenti del 6% rispetto alla settimana precedente.

Gli altri cereali

Per quanto riguarda gli altri cerali segnali positivi sul fronte dei prezzi, in rialzo rispetto all’avvio della scorsa campagna, sia per il grano tenero (+18%) che per l’orzo (+25%). Questo lo scenario in cui è partita la campagna dei cereali, secondo le elaborazioni di BMTI sui prezzi all’ingrosso delle Camere di Commercio e delle Borse Merci nazionali.

Nello specifico, con la raccolta ancora in corso al Nord e con i buoni riscontri sia per le rese che per la qualità della granella (l’insieme dei chicchi di grano e di altri cereali, separati dalla paglia dopo la trebbiatura), i prezzi del grano tenero destinato alla panificazione hanno esordito tra i 216 e i 220 €/t.

A sostenere i prezzi del grano tenero sta contribuendo, in parte, l’aumento della domanda proveniente dagli allevamenti orientati sul grano tenero piuttosto che sul mais, aumentato del 48% rispetto al 2020, con prezzi sui 260 €/t.

Per quanto riguarda il raccolto dell’orzo si registra una situazione molto variabile per le rese, con buoni riscontri al Nord e qualche difficoltà, invece, nel Lazio e in Umbria. Buona, in generale, la qualità.

Le gelate di Aprile e le scarse precipitazioni di Maggio hanno inoltre impattato sulle rese della raccolta del grano duro, soprattutto al Sud, da dove proviene gran parte della produzione nazionale, rialzando lievemente i prezzi di inizio campagna a 315-320 €/t, in linea con i valori di un anno fa.