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Contenimento dei rischi per l’uso di pesticidi, ipotesi istituzione di una sottocommissione all’Ars

Contenimento dei rischi in agricoltura connessi all’uso di pesticidi, diserbanti e sostanze affini, attività di prevenzione e campagne informative rivolte ai cittadini, agricoltori e enti locali. E’ l’obiettivo della commissione Attività produttive dell’Ars, che intende promuovere l’istituzione di una sottocommissione parlamentare ad hoc coinvolgendo i componenti delle commissioni Sanità e Ambiente di Palazzo dei Normanni, col compito di redigere proposte di legge e input sul tema a ciascun ramo dell’amministrazione regionale, agli enti locali e società pubbliche. A renderlo noto è il M5S. La proposta, che è stata avanzata nel corso della seduta odierna della terza commissione, dovrà ricevere l’ok delle altre due commissioni parlamentari coinvolte.

“Questa audizione è stata chiesta su imput degli apicoltori siciliani e dell’associazione degli agricoltori biologici, allarmati dall’aumento della moria di api. La Sicilia è la terza Regione italiana produttrice di miele. ‘L’epidemia’ ha ripercussioni anche economiche oltre che ambientali – dice la vicepresidente della commissione Attività produttive dell’Ars Angela Foti – . A questo si aggiunga che l’attuale Piano di azione nazionale (PAN) sui pesticidi fornisce indicazioni agli enti locali e annovera restrizioni sull’uso di questi prodotti, potenzialmente nocivi per l’uomo, nelle aree urbane e in spazi pubblici. L’istituzione della sottocommissione dovrebbe portare alla formulazione di alcune proposte di legge, come ad esempio quella sulle azioni a difesa della salute, delle acque superficiali del suolo e dell’agricoltura siciliana, partendo dalle informazioni che sta raccogliendo l’assessorato regionale alla Salute, che ha avviato un’indagine sui residui dei fitofarmaci utilizzati in agricoltura in Sicilia, o ad esempio implementando le attività della bio-fabbrica dell’Esa, nella quale vengono allevati insetti antagonisti per determinate specie di parassiti”.

“Il M5S – aggiunge la vicepresidente della commissione Ambiente dell’Ars Valentina Palmeri, prima firmataria di un ddl sulle azioni da mettere in campo a difesa della salute, delle acque superficiali e sotterranee, del suolo e dell’agricoltura in Sicilia – già da tempo lavora in questa direzione, ossia bandire l’utilizzo di trattamenti antiparassitari tossici per la salute umana, animale e per l’ecosistema, sia in ambito ambientale che agricolo. Io stessa ho già presentato una proposta di legge in materia, che mira a raggiungere l’ambizioso obiettivo entro il 2025. Più volte il M5S ha acceso i riflettori anche sulla necessità di convertire il modello di produzione agricolo in Sicilia. Infatti non è più rinviabile una vera e propria riforma agricola e un piano rurale siciliano che renda conveniente puntare sul biologico, incentivando gli agricoltori a scegliere questo metodo di produzione e abbandonare il sistema tradizionale che contempla l’uso di pesticidi e sostanze nocive”.

“Solo così – conclude – possiamo preservare la biodiversità e la qualità del cibo ed arginare la concorrenza sleale di produttori esteri. A questo scopo sto lavorando ad un testo unico sull’agricoltura che sarà depositato a breve”.