Presentato ad Alia il Forum sull’Agrobiodiversità

Le attuali politiche europee e nazionali che coinvolgono il settore agricolo nella conservazione della biodiversità offrono un insieme di strumenti che lo mettono potenzialmente in condizione di contrastare il depauperamento del patrimonio vegetale e animale.

Cruciale diventa la governance dell’intero sistema e la capacità di attivare le potenzialità offerte dagli strumenti disponibili, attraverso un processo di integrazione, sviluppo di sinergie, coinvolgimento e partecipazione di tutti gli attori. Con questo spirito è maturata l’idea da parte del prof. Francesco Sottile, del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo, responsabile biodiversità Fondazione Slow Food., insieme al Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Siciliana di partecipare al bando ministeriale che ha permesso di avere finanziato il progetto, a valenza regionale: “Genrestart: i custodi della biodiversità” che prevede l’individuazione di “Contadini custodi” della biodiversità, essenzialmente legati alla produzione di cereali (grani antichi o di conservazione) e legumi.

Al forum convegno hanno partecipato: Antonino Guccione, sindaco di Alia; Dario Cartabellotta, Dirigente generale Dipartimento Agricoltura; Guido Bissanti, ricercatore, docente e scrittore; Giovanni Dara Guccione del CREA, Centro di Ricerca Politiche e Bio-economia di Palermo; Alfio Spina, del CREA Centro di Ricerca Politiche e Bio-economia di Acireale; Roberta Billitteri, Vice Presidente Slow Food Italia; Mario Liberto, scrittore e giornalista; Giuseppe Di Sclafani, Ordine dei Medici di Sicilia; Enzo Lo Presti, delegato Slow Food, Sicilia Grani antichi. Hanno inoltre partecipato al dibattito: Luca Li Vecchi, Alessandra Gioia, Stefano Mancini Alaimo e Ambrogio Vario, Orazio Gervasi. Ha moderato Gaetano Siragusa, il quale, nell’evidenziare la presenza del 50% della biodiversità italiana presente nel territorio siciliano si è fatto portavoce di richiedere “un tavolo tecnico permanente sulla biodiversità presso il Dipartimento regionale dell’agricoltura”.